IL DISEGNO DI LEGGE PER ISTITUIRE IL REGISTRO DEI PARRUCCHIERI
AL "MINISTERO DEL MADE IN ITALY"
30 Gennaio 2025
Tra gli atti parlamentari recentemente depositati a Palazzo Madama spicca un disegno di legge che punta i riflettori sulla categoria degli acconciatori, un termine che include professioni come barbiere, parrucchiere e hair stylist. A guidare l’iniziativa c’è il senatore Renato Ancorotti, esponente di Fratelli d’Italia e figura di spicco nel panorama cosmetico italiano e non solo. Proprietario di aziende che producono make-up per numerosi brand internazionali, Ancorotti ha ricoperto per ben due mandati il ruolo di presidente dell’associazione di categoria, Cosmetica Italia. In collaborazione con altri rappresentanti della maggioranza, propone di delegare al Governo l’istituzione di un "Registro nazionale degli acconciatori", sotto la supervisione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Questo strumento, si legge nella proposta, mira a valorizzare la qualità professionale degli acconciatori, oltre a garantire maggiore sicurezza per i clienti rispetto ai servizi erogati.
I promotori del disegno di legge sottolineano come i parrucchieri e i barbieri svolgano oggi un ruolo cruciale nella cura della salute e dell’immagine dei clienti, includendo nelle loro attività l’uso di prodotti cosmetici, di trattamenti tricologici specifici, di colorazioni e decolorazioni per capelli, fino al make-up personalizzato. Da questa complessità emerge, dunque, l’urgenza di creare un registro ufficiale dedicato agli acconciatori professionali. Va precisato, tuttavia, che l’iscrizione al registro non sarà obbligatoria per esercitare la professione ma piuttosto, rappresenterà una sorta di certificazione riconosciuta, simbolo di competenza e affidabilità.
Inoltre, dall'incontro del senatore con varie associazioni e rappresentanti di settore, si è discusso sull'opportunità di creare le condizioni per una maggiore qualità e tutela professionale, valorizzando al contempo il peso economico delle imprese artigiane nel mercato del benessere. Tra le principali novità, si prevedrebbero interventi sul lavoro a domicilio, la formazione, l’affitto di postazioni di lavoro e l’introduzione di un responsabile tecnico temporaneo. In particolare, le imprese autorizzate potrebbero operare fuori sede presso il domicilio del cliente in casi di malattia, impedimenti fisici o cerimonie, nonché in strutture come case di cura, caserme o altre realtà convenzionate. L’attività sarebbe inoltre consentita in ambienti turistici, sportivi o fieristici, nel rispetto delle normative igienico-sanitarie locali. Per quanto riguarda la formazione e l’aggiornamento, la proposta coinvolge le Regioni nella definizione di percorsi formativi aggiornati e nella standardizzazione dei requisiti professionali per la selezione dei docenti. Sul tema dell’affitto di poltrona si prevede una disciplina più flessibile, che consenta tale pratica anche a figure professionali come tatuatori, onico-tecnici e make-up artist, purché operanti nelle Regioni con percorsi formativi dedicati, ed in possesso delle qualifiche professionali richieste. Verrebbe infine introdotta la figura del responsabile tecnico temporaneo, che il titolare potrebbe nominare per un massimo di 30 giorni, estendibili fino a 90 in caso di motivi di salute. La nomina andrà, per Legge, comunicata obbligatoriamente alla Camera di Commercio competente.